I calendari aztechi e il loro uso dell'astronomia
Un’Antica Civiltà Astronoma
Gli Aztechi erano una cultura intensamente cosmica. Il loro mondo ruotava attorno ai cicli celesti, finemente rilevati e catalogati nel corso di secoli di osservazioni. Erano ossessionati dal tempo e dal suo passaggio, e per questo costruirono durevoli e complessi calendari aztechi.
I Due Calendari Aztechi
Gli Aztechi avevano due calendari principali. Il primo era il Tonalpohualli, un calendario rituale di 260 giorni, suddiviso in 20 periodi di 13 giorni ciascuno. Il secondo era il Xiuhpohualli, un calendario solare composto da 18 mesi di 20 giorni ciascuno, più un periodo “vuoto” di 5 giorni nefasti.
Tonalpohualli: Il Calendario Sacro
Il Tonalpohualli era inestricabilmente legato alla religione e all’astrologia azteca. Ogni giorno era governato da un dio o da una dea e aveva associazioni astrologiche specifiche.
Xiuhpohualli: Il Calendario Solare
Il Xiuhpohualli era un calendario più pratico, usato per tracciare le stagioni e determinare quando seminare o raccogliere le colture.
Astronomia e Calendari Aztechi
Gli Aztechi erano astronomi meticolosi. Erano attenti osservatori del cielo notturno, utilizzavano il loro osservatorio astronomico, noto come il Tempio Maggiore, per tracciare il movimento delle stelle e dei pianeti. Questo infatti era direttamente correlato alla creazione dei loro calendari.
Il Ruolo della Luna
La fase della luna giocava un ruolo nel determinare i giorni propizi o infausti del Tonalpohualli, mentre il Xiuhpohualli era basato sull’anno solare.
Il Sole e i Pianeti
Il sole e i pianeti erano di fondamentale importanza. L’anno solare azteco iniziava con il solstizio di primavera, il giorno in cui il sole era direttamente sopra l’equatore. I movimenti dei pianeti, in particolare di Venere, erano attentamente osservati e registrati.
Domande Frequenti (FAQ)
Perché gli Aztechi osservavano il cielo?
Gli Aztechi credevano che il loro destino fosse strettamente legato ai movimenti celesti. L’osservazione del cielo era per loro un modo di prevedere il futuro e di decidere le azioni da intraprendere.
Come facevano gli Aztechi a tracciare i movimenti celesti?
Utilizzavano il Tempio Maggiore come osservatorio astronomico. Da lì, tracciavano il passaggio delle stelle e dei pianeti attraverso il cielo notturno.
Gli Aztechi conoscevano i pianeti del sistema solare?
Certamente. Conoscevano almeno cinque pianeti: Mercurio, Venere, Marte, Giove e Saturno. Erano particolarmente interessati a Venere, che associavano alla divinità della guerra.
Capire il cielo era una questione di vita o di morte per gli Aztechi, e i loro calendari erano strumenti vitali in questo sforzo. Ancora oggi, la precisione con cui riuscirono a catalogare e prevedere i cicli celesti è stupefacente. Prendiamo spunto da loro: osserviamo il cielo, cerca di capirlo, e potresti scoprire di più su te stesso e sul mondo che ti circonda.
Artigo atualizado em venerdì 11 ottobre 2024